Trattamento acqua piscina: guida completa aggiornata 2024
18 Marzo 2024
Indice
Fare il trattamento dell’acqua è un aspetto molto importante per prendersi cura della propria piscina .
Questo passaggio non solo tiene l’acqua pulita e invitante, ma assicura anche che sia sicura per tutti quelli che vogliono fare un tuffo.
Che si tratti di una grande piscina interrata o di una più piccola fuori terra, conoscere come trattare correttamente l’acqua è fondamentale.
Ci sono prodotti apposta che aiutano a mantenere il pH dell’acqua equilibrato e a disinfettarla, usando principalmente il cloro, un metodo affidabile e diretto. Ricorda, c’è un momento per trattare l’acqua all’inizio, quando riempi la piscina, e poi c’è la manutenzione regolare per tenere tutto a posto.
In questa guida assieme ai tecnici di Dt Prime Piscine, vediamo in dettaglio come fare il trattamento dell’acqua della piscina spiegando in modo chiaro e semplice tutte le fasi per aiutarti a tenere la tua piscina perfetta durante tutta la stagione.
Analisi, controllo e regolazione del pH del cloro
La qualità dell’acqua della tua piscina dipende molto dal bilanciamento del pH e dal livello adeguato di cloro. Un pH ben equilibrato, mantenuto tra 7,2 e 7,6, crea l’ambiente ideale affinché i disinfettanti svolgano al meglio il loro lavoro, assicurando acqua limpida e sicura per i bagnanti.
Se il pH scende sotto il 7,2, l’acqua diventa acida, provocando possibili irritazioni alla pelle e agli occhi. Al contrario, un pH superiore a 7,6 rende l’acqua basica, diminuendo l’efficacia del cloro e favorendo la formazione di calcare sugli impianti e le pareti della piscina.
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Per adeguare il pH alle necessità della tua piscina, esistono in commercio prodotti specifici capaci di alzarlo o abbassarlo di 0,1 unità, consentendoti di raggiungere il livello desiderato con precisione.
Parallelamente, il monitoraggio del cloro è vitale. Il cloro non solo pulisce l’acqua da virus e batteri, ma lascia dietro di sé il cloro residuo libero (CRL), indicatore della sanificazione dell’acqua. Il livello di CRL dovrebbe essere controllato ogni due settimane e mantenuto tra 0,5 e 1,2 ppm (parti per milione). Questo perché il consumo di cloro è influenzato da vari fattori, inclusi il numero di bagnanti, il meteo, e l’esposizione al sole.
Effettuare test regolari per pH e cloro è semplice con i kit dedicati.
Per il test, riempi una provetta con l’acqua della piscina e aggiungi la pastiglia corrispondente, che sia per l’analisi del cloro (DPD1) o del pH (Red Phenol).
Dopo aver chiuso e agitato la provetta per far dissolvere completamente la pastiglia, confronta il colore dell’acqua con la scala colorimetrica fornita nel kit per leggere i risultati. In base a questi, potrai intervenire con i prodotti chimici necessari per riportare i livelli entro i parametri ottimali.
Clorazione dell’acqua e clorazione shock
Il cloro, spesso utilizzato in compresse per la sua comodità di dosaggio, gioca un molto importante nell’eliminazione di batteri e microrganismi potenzialmente nocivi.
Tipicamente, si raccomanda l’uso di una pastiglia da 200-250 grammi per ogni 20 metri cubi d’acqua, posizionate con cura nello skimmer o nei dosatori galleggianti per una distribuzione uniforme.
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Oltre al normale ciclo di cloro esiste anche la superclorazione o clorazione shok, un trattamento indispensabile all’avvio di ogni stagione balneare o in momenti specifici della vita dell’impianto.
Questa procedura, caratterizzata dall’uso intensivo di cloro, si rivela particolarmente efficace non solo per sterilizzare l’acqua ma anche per prevenire e contrastare la proliferazione di alghe e altri agenti patogeni.
Le raccomandazioni sulla frequenza variano in base al tipo di impianto: ogni due settimane per quelli privati e ogni cinque giorni per gli impianti pubblici.
La dosatura per la superclorazione si attesta generalmente su:
- 15-20 grammi per metro cubo d’acqua all’inizio della stagione;
- 8-10 grammi per metro cubo d’acqua per le successive manutenzioni periodiche.
È fondamentale seguire attentamente le istruzioni del prodotto utilizzato, poiché le quantità possono variare a seconda della sua concentrazione e del grado di contaminazione dell’acqua.
Dopo aver effettuato la superclorazione, è necessario procedere con un ciclo completo di filtrazione. Questo passaggio è cruciale per assicurare la corretta distribuzione del cloro nell’acqua e per valutare il livello di cloro residuo libero (CRL) presente. È importante evitare l’aggiunta di ulteriore cloro fino a quando i livelli non si sono stabilizzati entro i limiti consigliati, garantendo così la sicurezza dei bagnanti e l’efficacia del trattamento
Trattamento alghe per piscine
Le alghe, con la loro capacità di crescere rapidamente in condizioni favorevoli, rappresentano una delle principali sfide nella manutenzione della piscina.
Questi organismi unicellulari, trasportati dagli agenti atmosferici, possono aderire alle pareti, accumularsi sul fondo, o rimanere in sospensione, specialmente nelle aree con scarsa circolazione d’acqua. Un’efficace strategia antialghe è cruciale non solo per mantenere l’acqua cristallina, ma anche per prevenire superfici scivolose e potenzialmente pericolose.
Prevenzione e Trattamento
1. Prevenzione: Mantenere un ambiente sfavorevole alle alghe è il primo passo. Questo include:
- Controllo regolare del pH: Un pH equilibrato impedisce lo sviluppo di alghe. Ricordate che le alghe consumano anidride carbonica, rendendo l’acqua alcalina.
- Monitoraggio del cloro: Livelli adeguati di cloro libero (tra 0,5 e 1,2 ppm) sono essenziali per contrastare la crescita algale.
2. Trattamento: All’apparire delle prime alghe o all’inizio della stagione, è tempo di agire.
- Regolare il pH: Assicurarsi che il pH sia nei valori ottimali prima di procedere con altri trattamenti.
- Superclorazione: Un aumento temporaneo della concentrazione di cloro aiuta a sterilizzare l’acqua dalle alghe esistenti.
- Applicazione di antialghe: Seguire le istruzioni sulla confezione del prodotto antialghe scelto. Questo trattamento di solito agisce durante la notte, permettendo la rimozione delle alghe morte il giorno seguente.
Tipi di alghe e trattamenti specifici
- Alghe Verdi: Le più comuni, rendono l’acqua torbida e le superfici viscide. Un trattamento efficace include la superclorazione seguita da lavaggio e aspirazione. La filtrazione continua fino al ripristino dell’acqua è cruciale.
- Alghe Nere: Difficili da rimuovere, si annidano nei rivestimenti vinilici o in vetroresina formando macchie nere. Richiedono un trattamento chimico specifico, superclorazione intensa e, possibilmente, un prodotto antialghe dedicato.
Flocculazione
La flocculazione aiuta a catturare quelle piccole particelle che sfuggono al filtro, aggregandole in gruppi più grandi che il filtro può trattenere o che possono depositarsi sul fondo, pronte per essere aspirate. È una tecnica efficace per chi desidera un’acqua cristallina, ma richiede l’uso del prodotto giusto a seconda del tipo di filtro che hai. Se hai un filtro a sabbia, sei a cavallo. Tuttavia, se il tuo sistema usa cartucce o diatomee, questa soluzione potrebbe non essere adatta.
Come Funziona
Il flocculante, una volta aggiunto all’acqua, si idrata e aumenta di volume. Se versato direttamente nell’acqua, lavora aggregando le micro particelle in conglomerati più grandi che il filtro può facilmente catturare. Se invece il prodotto agisce attraverso il filtro, crea una rete che migliora l’efficienza del filtro stesso nell’attrappare le impurità.
Passaggi per una Flocculazione efficace
- Preparazione: Assicurati di leggere bene le istruzioni sul flocculante che hai scelto. Un buon punto di partenza è regolare il pH dell’acqua tra 6,5 e 7,2 per ottimizzare l’effetto del trattamento.
- Diluizione: Mescola il flocculante con acqua in un rapporto di 1 a 10 in un contenitore, agitando per 2-3 minuti per assicurarti che sia ben sciolto.
- Applicazione: Versa la soluzione preparata direttamente nella piscina, vicino agli skimmer o in un punto che assicuri una buona diffusione attraverso il sistema di filtrazione.
- Filtrazione: Attiva il sistema di filtrazione. Questo permetterà al composto di circolare e di agire efficacemente.
- Pulizia: Dopo il trattamento, potrebbe essere necessario eseguire dei contro-lavaggi del filtro fino a quando l’acqua non apparirà limpida.
Per chi cerca una soluzione più “set it and forget it”, esistono pompe dosatrici che possono aggiungere automaticamente il flocculante all’acqua, mantenendo costante la limpidezza senza interventi manuali.
Pulizia pareti e fondo della piscina
La pulizia delle pareti e del fondo della piscina è cruciale per mantenere l’acqua invitante e salubre. Spesso, il calcare e altri depositi si accumulano in queste aree, specialmente in presenza di acqua dura o di un pH non bilanciato. Ecco come affrontare efficacemente questa sfida.
Trattamento Anticalcare
- Identificazione dei depositi: Il calcare e i residui organici tendono a depositarsi sulle pareti e sul fondo, rendendo le superfici ruvide e meno accoglienti. La formazione di questi depositi è influenzata dalla durezza dell’acqua e da un pH elevato.
- Svuotamento e applicazione del prodotto: Per rimuovere i depositi calcarei, è necessario svuotare la piscina. Seguite le indicazioni sulla confezione del prodotto anticalcare scelto, prestando attenzione ai dosaggi, che variano in base alla grandezza della piscina e al tipo di deposito. È fondamentale agire rapidamente per prevenire l’essiccazione dei residui.
- Procedura di pulizia: Distribuite il prodotto anticalcare sulle superfici interessate e attendete circa 10 minuti. Procedete poi con un risciacquo accurato, eventualmente utilizzando una pompa sommersa per facilitare la rimozione dell’acqua sporca.
Depositi organici e di smog
Per i depositi più superficiali o di natura organica, il processo può essere semplificato:
- Abbassate leggermente il livello dell’acqua.
- Applicate un liquido anticalcare con un panno umido sull’area interessata.
- Dopo qualche minuto, risciacquate la zona con l’acqua della piscina stessa. Questo non comprometterà la qualità dell’acqua.
Nel caso di residui legati allo smog o sostanze galleggianti, optate per un detergente alcalino, seguendo la stessa procedura indicata per i depositi organici.
Prevenzione dei depositi
Per prevenire la formazione di calcare:
- Utilizzate regolarmente un sequestrante liquido per Calcio, Magnesio e Ferro. La dose varia in base alla durezza dell’acqua, ma questa soluzione non influenzerà il pH o il livello di cloro.
Prendersi cura della propria piscina è fondamentale per mantenerla nel tempo.
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